Un posto nel mondo

Ioan è un ragazzo rumeno e arriva a Roma in cerca di una vita migliore.
Michele viene dall'Abruzzo e si è trasferito a Roma perché voleva studiare.

Ioan trova lavoro come meccanico, è bravo.
Michele riesce a rimediare solo impieghi precari come addetto alle pulizie.

Ioan perde il lavoro perché il suo padrone teme di avere guai con la polizia e non può rischiare: se lo costringessero a chiudere l'attività metterebbe in difficoltà tutti i suoi dipendenti.
Michele non ha famiglia, quindi, nonostante le ripetute promesse, è il primo a perdere il posto alle prime avvisaglie di crisi.

Ioan sembra avere fortuna. Incontra Laura, una fotografa, che lo porta con sé a Milano. Ma anche Laura è una donna ferita e Ioan scoprirà di essere solo uno strumento nelle sue mani.

Un rumeno e un italiano, entrambi stranieri. E' una storia dal sapore amaro, storia di chi sa di non avere nulla di sbagliato, di non chiedere nulla di esagerato dalla vita, di desiderare soltanto un posto nel mondo. Che cosa c'è di male in questo? La mia risposta è: nulla. Eppure si continua a fare a pugni con la sorte.

Ce lo racconta Carmine Amoroso in un film che ha fatto incetta di premi: Cover Boy. Da guardare.

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