Fatica, fatica, fatica...
E' la parola che mi viene alla mente più spesso da un mese a questa parte. Sto facendo e sento intorno a me una grande, enorme fatica, una stanchezza che non sa solamente di giugno, di classico periodo in cui si tirano le fila di un anno di lavoro. E' qualcosa di più subdolo e pervasivo, che si intrufola nelle giornate e nei pensieri delle persone. Ed è tanta la voglia di fermarsi, di abbandonarsi al sonno.
Peccato che questo non sia per nulla un periodo buono per dormire. C'è bisogno di veglia e vigilanza, di sguardi attenti a scrutare un orizzonte minaccioso, nonostante qualcuno tenti di avvolgerlo nella nebbia di facili ottimismi.
Dove sono finiti i sogni, la meraviglia che sola potrebbe tenerci desti?
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